Due giorni di agrobiodiversità toscana
23-24 novembre 2024, Mercato del Carmine, Lucca
La biodiversità agricola e alimentare, la custodia del territorio, dei saperi tradizionali relativi alle colture agrarie e le tradizioni culturali legate al cibo.
La biodiversità agricola è a rischio. Da tempo infatti l’uomo ha selezionato le varietà che generano più profitto, mentre una miriade di varietà, meno diffuse o meno produttive, sono state abbandonate perché non rispettavano gli standard di mercato. Interi habitat naturali sono stati convertiti in monocolture, causando erosione genetica e drastico impoverimento della vita vegetale e animale.
Per noi parlare di cibo significa parlare di territorio, di pratiche volte a preservarlo, di comunità di produttori e di abitanti che si uniscono per la salvaguardia del nostro
suolo.
La partecipazione congiunta delle comunità del cibo della Garfagnana, della Maremma, di Montespertoli, delle colline del Chianti e del Monte Amiata, per realizzare un evento rappresenta, dopo l’incontro di Gustatus a Orbetello del 2023 la possibilità di unire le forze e di raccontarsi anche al di fuori del loro territorio di azione immediata. Come leggiamo nei manifesti delle 4 comunità, si tratta di realtà che mirano a: “restituire a ciascun individuo e popolo la sovranità alimentare, ovvero il diritto di decidere il proprio sistema alimentare e produttivo, accedendo a cibi sani, nutrienti, culturalmente adeguati con principi di sostenibilità sociale ed ambientale”.
Le Comunità, con il sostegno economico di Terre Regionali Toscane, intendono così concretizzare una delle linee prioritarie indicate dalla Giunta Regionale, ossia: “sostenere e valorizzare le iniziative locali attraverso progetti territoriali, volti alla tutela e valorizzazione delle razze e varietà locali a rischio di estinzione”.