Il Lupino in Maremma riportiamolo nei nostri campi

Lupino per l’alimentazione e la fertilità dei terreni
Il lupino, oltre a migliorare la fertilità dei terreni produce una speciale granella ricca di proteine. La quantità che riesce a produrre corrisponde a circa il 35% del totale. Stiamo lavorando, in collaborazione ad altre organizzazioni per riportare la coltivazione nei nostri campi.

Tra le varietà iscritte al repertorio regionale troviamo il lupino dolce della maremma che è stato mantenuto in coltivazione nell’azienda del socio Riccardo Fusini. Grazie al lavoro di questa azienda in maremma abbiamo ancora a disposizione questa pianta.  Il lupino può essere utilizzato come pianta da sovescio, come foraggio, e come pianta alimentare.

Se ne consumano i semi tal quali, in crema e si sta cominciando a usarlo per la realizzazione di prodotti simil-formaggio, e come farina per impasti per pani speciali.

In Toscana esisto almeno 6-7 aree con il toponimo Lupinaie o simili. Tuttavia il lupino, un poco dovunque ha avuto un periodo di abbandono, ma abbiamo cominciato a lavorare perché torni nei nostri campi e sulle nostre tavole.

Si incontrano varie difficoltà dalla lavorazione a scopo alimentare che richiede la deamarizzazione. Ci sono però nuove tecnologie per questo scopo e nuove varietà con minore contenuto di alcaloidi quali la lupotossina, la lupanina e l’oscilupanina.

Anche la raccolta meccanica, specialmente nelle aree collinari abbisogna di particolari accorgimenti. E infine la disponibilità di seme adeguato ai territori essendo diminuita la coltivazione presenta qualche problema.

Stiamo lavorando, in collaborazione ad altre organizzazioni che lavorano sul lupino e sui legumi nell’ambito di progetti internazionali ed enti di ricerca. Il giorno 7 Aprile 2024 si è svolto un incontro nell’entroterra maremmano presso l’azienda le macchie alte a Montemerano dove sono stati affrontati i problemi della coltura.

Grazie soprattutto al lavoro delle aziende dei soci Angelo Nucci Carla Scigliano Dario Vannuzzi,

Troviamo in italia alcune specie

lupino bianco (Lupinus albus L., 1753)

Lupinus luteo

Lupino angustifolius

Lupinus polyphyllus Lindl.

Il lupino angustifolius è riportata come specie utile impollinatori nel quadro degli ecoschemi della nuova PAC

In provincia di Grosseto troviamo poi la stazione naturale più a nord d’Europa del lupino greco

In tutta Europa l’interesse per il lupino è vivo, si è tenuto lo scorso maggio il congresso internazionale sul lupino in Germania  https://www.ilc2023.com/

ENGLISH Version

Lupines Project in Tuscany

Lupines, according to the Community of Food and Agri-food Biodiversity of Maremma (Tuscany), Italy, are an important species that is currently underestimated but could significantly improve diets and soil fertility, leading to carbon sequestration and reduced emissions.

The CCIBO Maremma is a promotional community with the primary objective of protecting agri-food biodiversity and the products derived from it. It promotes and enhances agro-ecological productions through a local network of custodian farmers, processors, research centers, and schools.

The Lupine Project: Bringing It Back to Our Fields Lupines for Nutrition and Soil Fertility In addition to enhancing soil fertility, lupines produce a special grain rich in proteins, accounting for approximately 35% of the total yield. Collaborating with other organizations, we are endeavoring to reintroduce lupine cultivation to our fields.

Among the varieties listed in the regional repertoire of the Tuscany region, we find the Maremma sweet lupine, which has been maintained in cultivation by our partner, Riccardo Fusini. Thanks to his efforts in Maremma, we still have access to this plant. Lupines can be utilized as green manure, fodder and food.

The seeds can be consumed as they are, in cream and are beginning to be used in cheese-like products and as flour for specialty breads. Although lupines have faced a period of neglect in many areas, we are working diligently to restore them to our fields and tables.

Various challenges arise during processing for food purposes, particularly the need for debittering. However, there are new technologies and varieties with lower alkaloid content, such as lupitoxin, lupanine, and oscilupanine.

Mechanical harvesting, especially in hilly areas, requires specific precautions. Additionally, the availability of suitable seeds for different regions poses some challenges due to the decline in cultivation.

We collaborate with other organizations working on lupines and legumes as part of international projects and research institutions. On April 7, 2024, a meeting was held in the Maremma hinterland at the Le Macchie Alte company in Montemerano to address cultivation challenges.

The discussion primarily focused on lupines, a crop that was once prevalent in Maremma and, in our opinion, represents an emblematic case for soil regeneration. We utilized the “Agro-Eco System Analysis” (AESA) approach. The insights documented in this report emerged from discussions among expert and non-expert farmers.

We extend our gratitude primarily to the efforts of the following member companies: Angelo Nucci, Carla Scigliano, and Dario Vannuzzi.

Lupine Species Found in Italy Include:

  • White lupine (Lupinus albus L., 1753)
  • Lupinus luteus
  • Lupinus angustifolius
  • Lupinus polyphyllus Lindl.

Lupinus angustifolius is recognized as a beneficial pollinator species within the ecoschemes of the new Common Agricultural Policy (CAP).

In the province of Grosseto, we find the northernmost natural habitat of Greek lupine in Europe.

Interest in lupines is vibrant throughout Europe, as evidenced by the international lupine congress held in Germany last May (https://www.ilc2023.com/).

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