Il 4 Marzo 2024 a Firenze, nella sede della Regione Toscana di Piazza dell’Unità italiana si è svolto un tavolo tecnico regionale. In questa occasione convocata dai vertici dello sviluppo agricolo regionale sono stati invitati a partecipare tutti i soggetti referenti dei Distretti del Cibo Toscani al fine di avviare un dialogo costruttivo tra le varie realtà distrettuali condividendo esperienze e aspettative, valutare le criticità, raccogliere proposte e valutare le prospettive.
Erano presenti quasi tutte le forme distrettuali toscane che nel tempo sono state istituite sul territorio: distretti rurali, distretti del cibo, comunità del cibo, distretti biologici, distretti agro-alimentari di qualità, strade del vino e dei sapori.
Durante la riunione è emersa l’importanza di sviluppare progettualità locale condivisa, fare rete e costituire sinergie tra i vari soggetti che in molti casi si sovrappongono sul territorio. Questo ovviamente nella cornice del nuovo CSR (complemento sviluppo rurale) molto diverso dal vecchio PSR dove la Regione aveva maggiori spazi di manovrabilità.
In tutto ciò assume grande importanza il nuovo sistema AKIS (Agricultural Knowledge and Innovation System) ossia Il Sistema della Conoscenza e dell’Innovazione in Agricoltura.
Si tratta di un “insieme di organizzazioni e/o persone, compresi i collegamenti e le interazioni fra loro, che operano nella generazione, trasformazione, trasmissione, archiviazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo di conoscenze e informazioni, con l’obiettivo di lavorare in modo sinergico per supportare il processo decisionale, la risoluzione dei problemi e l’innovazione in agricoltura”.
In questo modello la Comunità del cibo e della biodiversità agricola e alimentare della Maremma può svolgere un ruolo cruciale anche grazie alla partecipazione al centro delle competenze della Regione Toscana.